Descrizione
Vino dal colore giallo paglierino, al naso ha un profumo penetrante con sfumature di ginestra, zagara e pesca matura. Al gusto è intenso, di buona sapidità e freschezza, con un finale aromatico. L’Aramoni è ottenuto dal 100% di uve Zibibbo in purezza. Vinificazione: la vendemmia manuale si effettua i primi di settembre. Si effettua una breve criomacerazione delle bucce per favorire l’estrazione degli aromi tipici dell’uva. Seguono la pressatura e l’illimpidimento statico del mosto. La fermentazione avviene con l’impiego di lieviti selezionati. Si affina sulle fecce fini in serbatoi di acciaio inox e successivamente viene imbottigliato.
Zibibbo deriva dalla parola araba zabib che significa ‘’uva passa’’, ‘’uvetta’’ e rispecchia una caratteristica importante di questo vitigno: la sua idoneità ad essere essiccata. Furono gli Arabi, ma secondo altre fonti sarebbero stati i Fenici, a portare lo zibibbo in Italia, dove al Sud trovò l’ambiente ideale in cui adattarsi. Le elevate temperature estive permettono di creare un vino dolce molto raffinato, il passito. La scelta che però abbiamo voluto dare, pur mantenendo il legame con la storia, è quella di fare una vinificazione a secco che ne ha rivelato doti uniche, soprattutto enfatizzate nell’accostamento a pietanze delle cucina mediterranea.
Lo Zibibbo e Zambrone sono due anime legate a doppio filo da sempre e chiunque conosca la località sa che non può prescindere dal suo legame a tale vitigno. Fino a circa venti anni fa a Zambrone, quasi tutti possedevano un piccolo vigneto dedito esclusivamente allo Zibibbo, considerato da sempre un’uva pregiata e facilmente riconoscibile anche dal meno esperto, grazie alle sue caratteristiche aromatiche, mentre oggi la sua produzione è sempre più sporadica.
Cantine Artese ha scelto di riprendere la coltivazione dello Zibibbo, e di mantenere forte il legame di questa terra al suo speciale prodotto. L’identità di un territorio si delinea anche e soprattutto dai prodotti che regala, e il legame tra Zambrone, Madama e Zibibbo è indissolubile. Cantine Artese vuole privilegiare e dare importanza ad un vino che parla della sua storia e di territori ancora sconosciuti ai più. Per questo motivo, lo zibibbo è la punta di diamante e la traccia di identità di Cantine Artese.
Oggi Cantine Artese preserva la viticoltura dello Zibibbo, la investe di importanza come facevano i vecchi contadini e si rispecchia in un vino che ha molto da raccontare.
Simbologia e Curiosità
Partendo proprio dal legame forte che esiste tra Zibibbo e Zambrone, abbiamo dato al nostro vino il nome Aramoni. Perché quindi? Ebbene, Zambrone venne fondato intorno al 1310 dai superstiti di un antico villaggio di origine greca, chiamato Aramoni, che sorgeva presso la fiumara Potame.
Quando Roberto d’Angiò (1275-1343) fece incendiare le case degli abitanti di Aramoni, i superstiti dell’incendio si rifugiarono in località San Giovannello, conosciuta attualmente come Madama, proprio la località in cui sorgono i nostri vigneti.
Zambrone è un nome di origine greca e significa casa nobile per vino e olio. Vino e olio calabresi, infatti, sono lodati in testi celebri della storia calabrese (Barrio, Sacco, Sergio) e sono prodotti tuttora importanti per la produzione agricola di questo paese, considerati tra i più raffinati di tutta la zona circostante. Il vino, dunque, come l’olio, è un prodotto che ha una storia remota, come remota è la sua cultura millenaria del mare. Le due anime di Zambrone, ossia quella legata alla terra ed all’agricoltura e l’altra legata indissolubilmente al mare, rappresentano perfettamente il frutto principale dell’evoluzione fatta di ricchezza e diversità di valori culturali che ancora oggi si ritrovano nel temperamento acuto, sospettoso ed ingegnoso dei suoi abitanti.
Secondo Plinio e Solino, le isole leggendarie Itacesie (chiamate così in ricordo della patria di Ulisse) sorgevano proprio tra lo Scoglio della Galea (Capo Vaticano) e Punta Zambrone. Inoltre, la vicina spiaggia di Sant’Irene molto probabilmente era stata chiamata inizialmente Sirene per le forme strane degli scogli di tale località associate un tempo alla figura mitologica della sirena.