Descrizione
Nella notte del 24 Agosto del 410 d.c.. Alarico, Re dei Goti, conquistò Roma. Dopo tre giorni di saccheggi lasciò la città portando via immensi tesori, e si diresse verso sud. Alarico si ammalò e mori nei pressi di Cosenza, dove i Goti deviarono il corso del fiume Busento e seppellirono il loro Re con le armi, il cavallo e il suo tesoro rubato a Roma fra cui il candelabro ebraico a sette punte “La Menorà”, secondo i loro costumi.
Questo amaro, con stile e gusto tedesco, si unisce ad altre erbe calabresi, fra cui menta e bergamotto per ricordare il prezioso tesoro di Alarico.
Materia prima: alcool di primissima qualità, botanica calabrese bergamotto e menta.
Dedicato ad Alarico e al suo tesoro romano seppellito in queste terre, Alaricum è liquore prodotto dal bergamotto e dalla menta. La bottiglia si distingue per i toni decisi e amari, ideali per il dopocena. Come per l’intero catalogo di Qual’Italy, anche Alaricum è il risultato di prodotti di origine calabrese sapientemente lavorati dopo anni di sperimentazione. Alarico, Re dei Visigoti, venne seppellito nel 410 d.C nel punto di confluenza fra i fiumi Crati e Busento, nei pressi dell’attuale Cosenza. La leggenda narra che con lui sparirono venticinque tonnellate d’oro e centocinquanta d’argento, gioielli, monete, preziosi e beni di inestimabile valore. In altri termini, l’intero bottino del saccheggio di Roma. Come voleva la tradizione dei Goti, infatti, il condottiero venne sepolto con il suo tesoro e il suo cavallo nel letto del fiume e con esso sparì per sempre. Una vicenda amara ma ricca di suggestioni che ben si presta per dare il nome ad Alaricum. Dal gusto intenso e persistente, lo rendono un amaro da meditazione, ideale da degustare solo in buona compagnia o davanti ad un camino acceso e un buon libro.
PREMI VINTI: bronzo categoria migliori liquori al mondo al world liqueur awards 2022 di Londra