Descrizione
Vino dal colore rosso rubino con sfumature porpora, al naso è fruttato con note speziate. In bocca è caldo e ben strutturato, richiamando le note fruttate, persistente, dal finale speziato. Il vino rosso che più di tutti rappresenta gli antichi profumi e sentori della Costa Dei Gelsomini. Il suo nome è altrettanto un ricordo del territorio, delle tradizioni, della cultura calabrese e dell’infanzia di chi lo ha prodotto con amore perchè “piroci” è in dialetto locale “trottola“, quella in legno, gioco di una volta della produttrice Mariolina Baccellieri. Il Piroci è ottenuto in purezza da uve della varietà autoctona di Nerello Calabrese provenienti da vigneto centenario a piede franco, raccolte a mano tra fine settembre ed inizio ottobre, coltivate con metodo biologico. Vinificato con macerazione delle uve a temperatura controllata per 10 giorni, fermentazione in acciaio. Il suo affinamento avviene in tonneaux di rovere francese
Mariolina Baccellieri conduce con grande passione e senso di responsabilità l’azienda agricola che ha ereditato dal padre Vincenzo. Una scelta naturale visto che lei è cresciuta nei vigneti di Bianco, località della Costa Jonica calabrese, dalla storia millenaria. Furono infatti i Greci a colonizzare questi luoghi, lasciando in dono ai posteri dei preziosi frutti della terra e alcune cultivar, tra le quali oggi la più pregiata è sicuramente il Greco bianco di Bianco. Con viti allevate principalmente ad alberello a palo corto, in greco onoitron, questa varietà è in grado di esprimere diverse sfumature organolettiche, dimostrando una notevole capacità di raccontare il carattere più sincero di ogni parcella. Il Greco si esalta con l’appassimento regalandoci un meraviglioso nettare dolce, il “Greco di Bianco”, vino che aveva rischiato di scomparire per poi essere recuperato grazie all’impegno di una cooperativa agricola, fino ad ottenere il riconoscimento DOC nel 1980. All’interno dei 15 ettari di vigneti è presente un’altra nobile bacca bianca di origini antiche, il Mantonico, un vitigno raro e coltivato solo in Calabria, importato anch’esso come il Greco dai coloni Greci e utilizzato da sempre per la produzione di un vino dolce passito. La storia testimonia come nel corso dei secoli gli siano state attribuite capacità divinatorie. Per quanto riguarda le bacche rosse spazio a Nerello Calabrese e Gaglioppo. Parliamo di terre ricche in calcare, argille e minerali, rinfrescate dai venti provenienti dal vicino Mar Jonio nelle quali, oltre alle uve da vino, trovano una notevole estensione anche ulivi, frumento e agrumi, fra i quali il pregiato bergamotto, come vuole la tradizione dell’area. L’azienda agricola Maria Baccellieri ha scelto di vinificare solo vitigni autoctoni in modo da raccontare fedelmente il territorio, operando nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, e da decenni è certificata biologica.